Vitigno
Pinot nero secondo mosto del Kalipè; Durella secondo mosto dell’Epoche
Gradazione Alcolica
Vol. 12.5%
Vinificazione e Affinamento
Metodo classico, non filtrato. La percentuale delle due uve varia di annata in annata in funzione ai propri valori. Il pinot nero affina in legno mentre la durella in acciaio. L’assemblaggio avviene prima del tiraggio che viene effettuato con il mosto di uva durella. Sosta sui lieviti per 24 mesi e non è dosato alla sboccatura
Formato Bottiglia
0,75 lt
Siamo a San Giovanni Ilarione, in provincia di Verona, nella Lessinia area a nord est di Verona. La viticultura puntella i fianchi delle colline dai 200 ai 500 metri di altezza. Terreni molto calcarei con argilla e terra nera vulcanica.
Nel 2006 nasce il primo bianco di Daniele da una vigna in affitto di Chardonnay e una di Durella. Sceglie di prenderle nella contrada Muni, dove nacque suo nonno che per primo fece vino in famiglia. E’ una scelta mirata: mantenere il legame con la terra delle sue radici e recuperare una varietà che sta scomparendo come la Durella (vitigno esistente in zona da più di mille anni e che un tempo prendeva il nome di rabiosa per la sua tipica freschezza/acidità decisa
Sino al 2009 coltiva uva e vinifica da Angiolino Maule. Nel 2010 finalmente il primo vino fatto nella propria cantina.
Daniele Piccinin definisce la sua viticultura semplice e fatta di conoscenza ed osservazione. Da subito lavora nel pieno rispetto della natura. I vigneti sono circondati da boschi, sferzati dal vento e godono di inclinazioni ed esposizioni che facilitano la luminosità. Le essenze in vigna vengono lasciate crescere spontaneamente limitando l’intervento di sfalcio o trinciatura ottenendo una continua vitalità anche durante i mesi più caldi, dove la vita nei suoli diventa difficile.
Obiettivo finale è permettere alla natura di essere in armonia con se stessa.
Oggi Daniele Piccinin è vice presidente di Vinnatur e socio attivo nelle sperimentazioni sulla vitalità e ricchezza di sostanza organica dei suoli svolte in seno all’associazione. Le sue fatiche ci restituiscono il Bianco Muni da uve 50% Chardonnay e 50% Durella, un connubio tra freschezza e frutto pieno, vino dritto e franco dal sorso irresistibile, il bianco Montemagro, una selezione delle migliori uve Durella dai vigneti di 60 anni, espressione di terra e varietale, senza compromessi e Arione, metodo classico a base Durella, magro e scattante, dalla bolla finissima.