Vitigno
Uve autoctone locali
Gradazione Alcolica
Vol. 14.5%
Vinificazione e Affinamento
Vernaccia ottenuta in parte da uve appassite, in parte da uve vendemmiate e vinificate secondo tradizione, in bianco, con spremitura soffice e fermentazione a temperatura controllata. La parte appassita matura in acciaio e vasche in cemento mentre la parte a maturazione regolare svolge maturazione in caratelli di rovere e castagno, tenuti scolmi per consentire lo sviluppo del caratteristico velo di lieviti “flor”, che genera gli inconfondibili sentori della vernaccia di Oristano classica. L’affinamento prosegue per alcuni mesi in bottiglia.
Aspetto
Ambrato, brillante
Naso
Di notevole intensità e complessità, etereo con ricordi di frutta secca, mandorle e nocciole tostate
Bocca
Dolce, caldo e vellutato, con lunghissima persistenza gusto-olfattiva
Abbinamenti
Eccellente da fine pasto e da meditazione, splendido accostamento con dolci di pasta di mandorle e con la pasticceria secca.
Formato Bottiglia
0,375 lt
Prima Salvatore, poi Attilio, oggi Paolo e i nipoti Alessandro e Mauro: la cantina Contini è cresciuta e maturata come i vini e i successi che l’hanno resa grande, attraverso la passione e l’impegno di ben quattro generazioni. Per quasi 120 anni un unico filo conduttore, rappresentato dalla Vernaccia di Oristano, ha caratterizzato il lavoro dell’azienda Contini. Poi, negli anni, la Vernaccia è stata affiancata da altre importanti produzioni: lo storico vitigno Nieddera, i tradizionali Vermentino e Cannonau, le sperimentazioni ben riuscite come il Karmis, gli Attilio e il biologico Mamaioa. Oggi l’azienda produce una gamma completa di vini con la quale è presente in Italia e all’estero. Non smette di evolversi, sia nelle tecniche di vinificazione che nelle idee. E sarà per questo che i vini Contini resistono al tempo, perché sono vini che si amano e si ricordano per sempre. La lunga storia dell’azienda Contini inizia nel 1898, grazie a Salvatore Contini e al suo istinto imprenditoriale. Il vino dell’epoca era la Vernaccia e Salvatore si dedicò totalmente alla sua valorizzazione. I successi futuri gli diedero ragione: Salvatore ricevette la medaglia d’oro all’Esposizione Internazionale di Milano del 1912 per la produzione della Vernaccia di Oristano, primo vino in Sardegna a ottenere la denominazione di origine controllata a partire dalla vendemmia 1971. Negli anni ’30, Salvatore venne affiancato dal figlio Attilio che prese in mano le redini dell’attività alla vigilia della seconda guerra mondiale. Negli anni ’60 l’azienda, fino ad allora familiare, si consolida anche grazie all’acquisizione di uve di produttori locali che aumentarono la capacità produttiva. Gli anni ’80 rappresentano un momento di svolta per l’attività della cantina, perché i tanti cambiamenti storici e sociali influiscono sui ritmi di vita dei consumatori. È in questo periodo di transizione che i Contini individuano un’importante possibilità di crescita. La cantina avvia la produzione di nuovi vini dedicati a un pubblico più giovane e dinamico, senza mai trascurare il legame con il territorio sardo. La lunga storia della cantina continua.