PINOT NERO 2020 | OTTIN

Vitigno

Pinot Nero 100%

Gradazione Alcolica

Vol. 13%

Vinificazione e Affinamento

Macerazione a freddo prefermentativa, seguita da una fermentazione alcolica di circa 10 giorni. Rimontaggi alternati a follature. Maturazione per 12 mesi, 45% barriques e 55% legno grande (30/20 Hl). Fermentazione malolattica e utilizzo di lieviti indigeni.

Descrizione

Vino di buona complessità aromatica, potente, fine, e di grande freschezza e mineralità. Al naso si avvertono note minerali, fiori bianchi, pesca. In bocca è fresco, sapido, ritornano i fiori bianchi e la frutta.

Aspetto

Rosso lampone

Naso

Al naso piccoli frutti rossi, geranio, ma anche liquirizia, foglia di tabacco, tè nero. Il profumo di una lunga passeggiata nella foresta, all’alba, quando il muschio è ancora fresco e coperto di rugiada

Bocca

La potenza del sorso è bilanciata dalla freschezza del frutto e un tannino molto sottile, quasi accennato

Formato Bottiglia

0,75 lt

Cantina nata con un giovane agricoltore per la sua grande passione per il vino e per la sua terra. Una passione che ha ereditato dalla sua famiglia di viticoltori di montagna da generazioni.  Elio Ottin con le sue conoscenze ha saputo far crescere la sua azienda con passione nel tempo. Un’ azienda che lavora in modo sostenibile nel rispetto della natura sia in cantina e soprattutto in campagna con coltivazione biologica. I suoi vini sono frutto del suo amore per la sua professione!  

DESCRIZIONE

Unico esponente tra i vitigni internazionali della nostra gamma, il Pinot Noir ha trovato in noi un amore profondo e viscerale. Il lavoro di ricerca dedicato a questo vino affonda le radici nella nostra famiglia e in particolare nell’interesse con il quale il nonno Emerico coltivava e vinificava il suo Pinot Nero nel comune di Saint-Denis, prima di diventare uno dei soci fondatori della cooperativa di Chambave, la Crotta di Vegneron. Nel 2019 abbiamo proseguito il cammino intrapreso per i vini rossi durante l’anno precedente. La fermentazione è spontanea e condotta dai lieviti indigeni presenti in natura sulle bucce degli acini, sani e maturi, senza alcun inoculo esterno. Con una corretta gestione delle rese per ettaro, nonostante l’annata calda, il vino che ne scaturisce è estremamente fresco, vibrante e dal frutto croccante. La scelta dei legni ricopre qui un ruolo cruciale: nell’annata 2019 abbiamo un leggero aumento dell’uso della barrique (45%), sempre nel rispetto del frutto e del vitigno.