Vitigno
100% Lambrusco di Sorbara
Gradazione Alcolica
Vol. 11%
Vinificazione e Affinamento
Mosto fiore, senza macerazione, fermentazione alcolica e rifermentazione di almeno 3 mesi con metodo Martinotti
Aspetto
Rosa tenue, cipria, con un perlage molto fine e persistente
Naso
Note di fiori bianchi, biancospino, buccia di mela rossa, fragolina di bosco, aromi e sapore di lampone e vaniglia
Bocca
Grande acidità e retrogusto fresco, persistente e delicato con una nota fruttata. Secco, tagliente e pulito
Abbinamenti
Ottimo come aperitivo, con ostriche e tartare di pesce crudo, con un tagliere di salumi, con tortellini e bollito di carne
Formato Bottiglia
0,75 lt
Premi E Riconoscimenti
2016 Wine Enthusiast 90
2017 Wine Enthusiast 94
2020 Wine Enthusiast 95
2016 Vinous 91
2017 Vinous 90
2020 Vinous 90
2021 Vinous 90
2017 James Suckling 90
2018 James Suckling 91
2018 Falstaff 91
2019 Falstaff 92
2020 Falstaff 92
2021 Falstaff 92
2019 Cswwc Gold
2010 Gambero Rosso 3 Bicchieri
2016 Gambero Rosso 3 Bicchieri
2017 Gambero Rosso 3 Bicchieri
2018 Gambero Rosso 3 Bicchieri
2019 Gambero Rosso 3 Bicchieri
2014 Vini Buoni D’italia 4 Stelle – Corona
2015 Vini Buoni D’italia 4 Stelle
2016 Vini Buoni D’italia 4 Stelle – Corona
2017 Vini Buoni D’italia 4 Stelle
2018 Vini Buoni D’italia 4 Stelle
2019 Vini Buoni D’italia 4 Stelle – Corona
2020 Vini Buoni D’italia Corona
2016 Emilia Romagna Da Bere Menzione Di Eccellenza
2017 Emilia Romagna Da Bere Menzione Di Eccellenza
2018 Emilia Romagna Da Bere Menzione Di Eccellenza
2018 Emilia Romagna Da Bere Menzione Di Eccellenza
2020 Emilia Romagna Da Bere Menzione Di Eccellenza
“Quando finii gli studi, mio padre mi chiese cosa desideravo fare nella vita.
La mia risposta fu che volevo mantenere viva la tradizione del lavoro che nonno Achille aveva iniziato nel 1926 e che lui e mia mamma gestivano oramai da 40 anni.
Nel 1998 con mia moglie Barbara ho iniziato a condurre direttamente la cantina scommettendo sulla produzione del primo Sorbara in purezza.
Da allora curo e vinifico 17 ettari di vigneto nella storica zona del Cristo di Sorbara, la più sottile estensione di terra compresa tra il Secchia e il Panaro, i due fiumi che abbracciano la provincia modenese.”
Alberto Paltrinieri