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IL MAESTRO AMARONE DELLA VALPOLICELLA CLASSICO DOCG 2018 | FORNASER

48,50

Solo 5 pezzi disponibili

Vitigno 70% Corvina e Corvinone Veronese, 20% Rondinella, 10% Sangiovese Croatina e Oseleta. Gradazione Alcolica Vol. 17% Vinificazione e Affinamento Selezione e raccolta manuale delle migliori uve alla fine di settembre. L’uva viene essicata naturalmente in cassette di legno fino a Gennaio/Febbraio. Diraspatura e pigiatura delicata delle uve. La fermentazione che ha una durata di circa 30 giorni avviene con rimontaggi e follature giornaliere. Le temperature di fermentazione in questa fase variano dai 15 ai 22 gradi. Affinamento in barrique e piccole botti di legno di Rovere per 36 mesi, durante i quali avviene la fermentazione malolattica. Riposo in bottiglia per 12 mesi prima della commercializzazione. Aspetto Rosso rubino intenso tendente al granato Naso Intenso, persistente di frutta rossa matura, prugna, ciliegia, marasca con sentori speziati Bocca Avvolgente con note speziate di cannella, caffè, cioccolato e vaniglia Abbinamenti Piatti di selvaggina, grigliate, arrosti e con formaggi stagionati Formato Bottiglia 0,75 lt

Giuseppe Fornaser nasce nel 1920 da Giuseppe Fornaser, appassionato viticoltore premiato per la sua abilità vitivinicola nel 1924 con un Attestato di Benemerenza della Fiera Cavalli di Verona. Coltiva la passione paterna nel tempo libero, tra la professione di insegnante scolastico e l’amore per il teatro, la cultura, l’impegno sociale nella propria comunità. Il maestro elementare è anche Maestro di vita, regista teatrale, grande comunicatore. Nel 1984 fa il suo ingresso in azienda il figlio Paolo, di fresca istruzione agraria, cui seguiranno con determinazione gli altri figli Giorgio, Fabiano e Massimiliano.

“Nel marchio Fornaser appaiono l’alfa e l’omega in un globo schiacciato sui poli, al centro stanno la foglia, il grappolo, il tralcio della vite. L’inizio e la fine, la compiutezza del mondo e l’ordine stabilito di un universo coltivato, addomesticato con la sapienza e il lavoro al servizio dell’intelligenza produttiva del vignaiolo, si riconducono alla cosmogonia del vitigno che affonda le radici nel mito di Dioniso e del dono fatto all’umanità nella figura del suo remoto rappresentante, il contadino Icario.” di Giuseppe Fornaser