Così hanno fatto i Poli che nell’arco di cinquecento anni, dalla natia Gomarolo, si sono trasferiti tre volte, percorrendo in tutto diciotto chilometri, per arrivare a Schiavon, dove tutt’oggi risiedono. Gente molto dinamica! si potrebbe pensare, visto il tempo che ci hanno messo; ma dalla lettura del testo di Dellai è possibile capire i motivi di questa affezione alle proprie radici.
In particolare è possibile capire che dietro ad ognuno dei tre spostamenti c’è stato un atto di amore per la propria moglie che ha suggerito al capo famiglia di trovare un nuovo luogo in cui vivere.
Se è vero infatti che la genealogia di una casata si basa sulla linea maschile, va detto tuttavia che le donne della famiglia Poli hanno sempre svolto un ruolo evolutivo di primo piano ed è probabilmente grazie a loro che gli uomini Poli hanno potuto esprimere le loro doti produttive e commercialiNel corso dei secoli i Poli sono stati pastori, cappellai, osti e infine distillatori. Sono cambiate le merci che venivano prodotte e commercializzate: formaggio, cappelli di paglia, vino, Grappa.
Tuttavia non sono mai cambiati i valori che hanno ispirato e continuano ad ispirare queste attività: il senso del dovere, il senso di responsabilità sociale, il rispetto per i propri clienti e per le cose che si producono, l’onore per il proprio casato.
Sono questi i princìpi che ci ispirano ogni giorno e che legano tutte le generazioni che ci precedono.
Sono queste le nostre Radici.