DORI’ RICETTA NUMERO 4 | PERKÈ

Tipologia

Dorí

Provenienza

Rivà(Rovigo)

Gradazione Alcolica

Vol. 6.5%

Descrizione

La Dorí prende il nome dal colore del miele ricavato dalle arnie che si trovano nei nostri campi. Lo stesso miele che diventa poi uno degli ingredienti della birra Dorí. Birra d’orzo e di frumento ad alta fermentazione, non pastorizzata, non filtrata e rifermentata in bottiglia. Temperatura di servizio 10-12 gradi.

Aspetto

Ambra densa e luminosa con bollicine finissime.

Naso

Sentori di miele e liquirizia, arancia amara e foglia d’alloro

Bocca

Gusto rotondo e avvolgente, equilibrato e scorrevole, con un finale in cui ritornano i toni mielati e le piacevoli sfumature amaricanti

Abbinamenti

Antipasti gustosi, pizza, formaggi stagionati e salumi, risotti, lasagne, arrosti e carni alla griglia.

Formato Bottiglia

0,5 lt

Un progetto al femminile

che prende forma dall’esperienza di Francesca nel mondo della ristorazione, quando nel 2016 crea l’Azienda Agricola Francesca Beltrame per curare all’origine la qualità degli ingredienti usati nella cucina del nostro agriturismo ricavato da una vecchia casa colonica di fine ‘800.

Lavorando in questa campagna disegnata dal fiume, lungo il corso del quale, tra valli e lagune, si arriva al mare, nasce l’idea di un prodotto capace di raccontare il gusto del paesaggio rurale del Delta.

il tutto scegliendo una strada diversa…

…con sei birre che escono dalla consueta classificazione in base agli “stili”, tramite sei ricette originali che valorizzano il sapore dell’orzo e del grano coltivati nel Parco del Delta del Po.

Artigianale ed essenziale

Ogni fase è accompagnata da un perché, per arrivare solo a ciò che è necessario, nulla in più di ciò che serve. Procedendo passo dopo passo, seguendo un metodo di produzione artigianale.

Territoriale e gastronomica

Perché non raccontare un territorio attraverso il gusto? Noi abbiamo pensato di farlo ricercando il sapore più originario della materia prima delle nostre birre: i cereali. Sei ricette studiate per stare accanto al cibo e valorizzarlo, sempre con una grande piacevolezza di beva.

Il metodo di Francesca

“Se devo pensare alla parola che pronuncio più spesso quella parola è perché”.