Vitigno
100% Sangiovese
Gradazione Alcolica
Vol. 14.5%
Vinificazione e Affinamento
Le fermentazioni sono avvenute in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata, con rimontaggi frequenti soprattutto durante le prime fasi. Il vino è stato poi sottoposto ad un lungo invecchiamento in legno, dove ha avuto modo di maturare, affinarsi ed equilibrarsi. Castel Giocondo Brunello è pronto all’immissione sul mercato 5 anni dopo la vendemmia e solo dopo un ulteriore affinamento in bottiglia.
Aspetto
Rosso rubino profondo
Naso
Al naso si esprime con nettissimi aromi di frutti di bosco e visciole sotto spirito. La cannella, il tabacco, la menta e le foglie di tè compongono un quadro aromatico molto complesso dove ogni componente si alterna senza prevalere sulle altre
Bocca
In bocca è avvolgente, con tannini vellutati che conferiscono una sensazione cremosa. La componente alcolica è bilanciata da una fresca sensazione balsamica e sapido minerale. Lunghissimo il finale, tipico dei Castel Giocondo di grandi annate.
Abbinamenti
Brasato, filetto di manzo, formaggi stagionati
Formato
1.5 Lt
Premi e Riconoscimenti
JamesSuckling: 97 Punti
Wine Enthusiast: 96 Punti
“Editors’ Choise” Falstaff: 95 Punti
Decanter: 94 Punti
Wine Spectator: 93 Punti
Wine Advocate: 93
Punti Bibenda: 5 grappoli
Brunello di Montalcino DOCG
Nasce da una rigorosissima selezione di sole uve Sangiovese nel vigneto, dove si rispettano scrupolosamente tutte le caratteristiche necessarie ad esaltare questo antico vitigno: l’altitudine ideale, i suoli drenanti e l’esposizione a sud-ovest. E’ un vino di grande struttura, elegante, equilibrato, con profumi intensi e grande finezza.
Andamento climatico
Il Sangiovese di Castel Giocondo ha germogliato durante la prima settimana di aprile e ha continuato a crescere regolarmente, sfruttando le abbondanti riserve idriche lasciate dal 2014 e una piovosità nella norma dell’inverno 2015. La stagione è proseguita con un clima asciutto e soleggiato, che ha permesso uno sviluppo omogeneo della parete vegetativa. Luglio è stato molto caldo e secco con temperature di 5° C più elevate della media; grazie alle scelte agronomiche che perpetuiamo da anni, come le lavorazioni del terreno autunnali, semine di sovesci e la gestione della chioma, le viti non hanno risentito eccessivamente delle elevate temperature di luglio. Nella prima settimana di agosto, due piogge importanti hanno dato sollievo alle piante e abbassato le temperature permettendo alle viti di sintetizzare aromi, antociani e tannini; di primaria importanza per la qualità dei vini.