Vitigno
Corvina 70%, Corvinone 20% il restante 10% Oseleta, Spigamonte, Corbina, Turchetta
Gradazione Alcolica
Vol. 16%
Vinificazione e Affinamento
Appassimento in cassetta da Ottobre a Gennaio.
Fermentazione in tini d’acciaio a temperatura controllata con successivo ripasso sulle vinacce dell’Amarone per circa 10 giorni. Affinamento in botti di rovere di Slavonia da 25 hl ed in barriques di legno francese per circa 3 anni.
Aspetto
Rosso denso purpureo
Naso
Sentori di cioccolato, cuoio con sentori di frutta rossa e prugna
Bocca
Rotondo e avvolgente con tannini morbidi e suadenti bilanciati da un’ottima acidità che ne esalta la bevibilità e la capacità di invecchiamento
Abbinamenti
Accompagna piatti importanti come selvaggina, carni arrosto ma anche salumi, formaggi stagionati e piatti della tradizione. Lo consigliamo anche bevuto come degno finale di un pasto serale o per una piacevole meditazione
Formato Bottiglia
0,75 lt
Valpantena dal greco “Valle degli Dei”
A Romagnano, tra i 400 e i 600 metri di altitudine, in un paesaggio incontaminato, coltiviamo con passione 18 ettari di vigneto. Corvina, Corvina grossa, Rondinella, Oseleta, Spigamonte e Turchetta, sono i vitigni autoctoni che ci offrono da sempre questo territorio e sono, ancora oggi, i vitigni con cui vogliamo misurarci.
Consapevoli di lavorare in una situazione ambientale unica, con un microclima particolare, su suoli marnosi originati da dolomiti rosate, ricche di calcare, molto simile a quella della borgogna.
Ciliegi, ulivi, cipressi e grandi aree boschive, comunicano indubbiamente al vigneto e, come tali, vanno rispettati.
Sostenibilità, rispetto, valorizzazione, salvaguardia: su questi pensieri forti si fonda la nostra filosofia.
“Ripa della Volta”, nome antico di “una pezza vignata” o “zappatorio con viti”, come riporta un’antica mappa del 600: da qui la nostra sfida, per una produzione di eccellenza, seria, sostenibile, personale, lontana da mode e facili cose.
Nostro padre Lodovico non ci ha trasmesso solo la passione per la terra, ma anche il sentimento viscerale per l’arte, soprattutto quella contemporanea e l’etichetta “Ripa della Volta”, ne vuole essere un tributo.
La performance dell’esecuzione dell’etichetta “Ripa della Volta” sintetizza un gesto, un segno, non pensato, non studiato, ma istintivo, di getto, senza indugi e riflessioni, concettualmente forte, aspro e vero, come la terra da dove nasce.
Hai adagiato un seme tra terra argilla e pietra.
Hai accudito una vigna forte e indomita tra collina montagna e cielo.
Hai atteso raccolto e spremuto un’uva arcigna e piena.
Grazie per questo nettare puro e rotondo che
Sa trasmettere serenità e forza al mio vivere.
Patrizio Vanessi